
Sono un bambino anch’io.
Kabul, Afghanistan. Progetto in corso.
Nove Onlus ha sostenuto dal 2012 al 2019 House of Flowers, unica casa-famiglia afghana ad adottare il metodo Montessori, contribuendo ai costi annuali di cibo, abiti, cure mediche, riscaldamento, materiale educativo, personale e ogni altra esigenza dei circa 30 minori ospitati.
Fondata nel 2002 dalla ONG MEPO, House of Flowers ha fin dall’inizio offerto una casa a bambini orfani di diverse etnie, vittime di guerra e gravi traumi. Lo staff, formato ai principi Montessori, ha insegnato tolleranza e pacifica convivenza in uno dei paesi più violenti del mondo; il curriculum educativo, l’ambiente protetto e amichevole, l’utilizzo di giochi ed arte a scopo terapeutico hanno aiutato i bambini a recuperare l’equilibrio psico-emotivo, serenità e fiducia in se stessi, nonostante il traumatico inizio delle loro vite.
Il continuo aumento dei prezzi, la diminuzione delle donazioni all’Afghanistan e la critica situazione generale del Paese hanno messo in gravi difficoltà la casa-famiglia. Dopo la chiusura imposta nel 2020 dal Governo Afghano a causa della pandemia, House of Flowers purtroppo non è riuscita a riaprire e MEPO si è impegnata in un’iniziativa alternativa, che prevede solo attività diurne.
Dal 2020 Nove prosegue autonomamente il progetto, dando un aiuto diretto a famiglie con bambini in stato di grave necessità.
Una delle prime a beneficiare di questa nuova fase del progetto è stata Hadia. La sua mamma, vittima del massacro avvenuto a maggio 2020 al reparto di maternità dell’ospedale di MSF a Kabul, prima di morire sotto i colpi degli assalitori è riuscita a nascondere Hadia, appena nata, salvandole così la vita. Fortunatamente la piccola è rimasta in vita e oggi vive con il padre e i tre fratelli, circondata dal loro amore. Della piccola orfana si occupano ora, come possono, i tre fratelli e il padre disabile, che ha chiesto l’aiuto di Nove.
Per maggiori dettagli contattare il Responsabile Progetti.